Rischio Meteorologico

Il rischio meteorologico è legato alla possibilità che, su un determinato territorio, eventi atmosferici di particolare intensità, quali vento e nevicate, fenomeni
temporaleschi, trombe d'aria, grandinate, provochino danni alle persone, alle infrastrutture e/o alle attività produttive. Si tratta in genere di fenomeni di breve durata ma molto intensi, che possono provocare danni ingenti e a volte coprire estensioni notevoli di territorio.
A seconda della natura degli eventi meteorologici, essi possono essere suddivisi in eventi con preannuncio, quali il rischio neve, rischio gelate, temporali e nubifragi ed eventi senza preannuncio quelli legati alla mano dell'uomo o ad eventi naturali non prevedibili. È facile intuire come questo aspetto sia estremamente importante per la definizione di un efficace modello d’intervento. Infatti gli eventi non prevedibili sono quei fenomeni per i quali non è possibile prevedere in anticipo l’accadimento, mentre è comunque possibile per gli stessi elaborare scenari di rischio.
In tali casi devono essere immediatamente attivate, per quanto possibile nella situazione data, tutte le azioni previste nella fase di allarme-emergenza, con priorità
per quelle necessarie a garantire la salvaguardia delle persone e dei beni. Seppur la casistica degli scenari che verranno presi come riferimento non potrà essere esaustiva in ogni sua parte, per ovvi motivi di imprevedibilità sia negli eventi naturali sia negli eventi legati alla mano dell'uomo, si vuole proporre agli operatori di Protezione Civile comunale dei riferimenti di massima da cui partire nella gestione dell'emergenza qualora si dovessero verificare eventi simili o assimilabili a quelli
proposti. Di seguito una breve descrizione degli eventi meteorologici più importanti:

  • Le trombe d'aria sono un fenomeno atmosferico causato dai violenti moti convettivi che si originano per la risalita rapida di aria umida e calda su aria
    più secca e fredda, all'arrivo in genere di un fronte. Questi moti mettono inrotazione l'aria con velocità oltre 150-200 km all'ora, generando, dalle nubi e
    dal suolo, due coni che si uniscono per i vertici formando una colonna in motovorticoso, del diametro di qualche centinaio di metri, che si sposta sulla terra
    ad una velocità di 40 km all'ora. La violenza del moto vorticoso e la notevoledepressione che si crea tra l'interno e l'esterno della colonna d'aria sono
    all'origine dei gravi danni causati dalla tromba, che sul suo percorso abbatte alberi, scoperchia case e aspira letteralmente tutto quanto non sia saldamente vincolato al suolo. La sua forza, per fortuna, si esaurisce dopo poche decine di chilometri.
  •  La neve è un rischio meteo di tipo prevedibile che di per sé non è un fenomeno dannoso, però può provocare disagi al traffico sia automobilistico che ferroviario, costringendo ad operazioni di sgombro delle strade e di ripristino della regolare e sicura circolazione stradale. Si tratta di un fenomeno relativamente facile da prevedere anche con 1-2 giorni di anticipo. 
  • Le ondate di calore sono periodi di tempo atmosferico durante il quale la temperatura è insolitamente elevata rispetto alle temperature medie
    usualmente sperimentate in una data regione, in quel periodo e con caratteristiche di persistenza.
  •  La grandine risulta un evento meteorologico estremo in grado di causare danni elevati sia all’agricoltura che alle altre attività umane. La grandine si
    forma esclusivamente nelle nubi temporalesche, dove a causa della notevole instabilità dell’aria si formano violente correnti convettive. Il periodo favorevole
    alle grandinate coincide con quello di formazione dei fenomeni temporaleschi e risulta di norma esteso da marzo a novembre. Le grandinate più intense
    sono tuttavia tipiche del periodo estivo allorché l’atmosfera, ricchissima di energia, è in grado di dar luogo ai fenomeni di maggiore violenza. Il fenomeno
    della grandine è variabilissimo nel tempo e diversamente localizzato nello spazio.
  •  Le gelate sono in grado di condizionare la sicurezza della viabilità complessiva e la regolarità del sistema dei trasporti (rischi per la circolazione
    stradale dovuti al ghiaccio, blocco degli scambi ferroviari, ecc.), causando, altresì, problemi operativi agli impianti tecnologici (effetto del gelo sulle
    tubature, aumento delle necessità di combustibili per il riscaldamento, ecc.) e danni alle colture agricole. Le gelate si presentano di norma nel periodo compreso fra ottobre e febbraio. Lo strato di ghiaccio, generalmente omogeneo e trasparente, che proviene dal congelamento di goccioline di nebbia o gocce di pioggia, si deposita su superfici con una temperatura inferiore allo zero termico o di poco superiore.

Scenari di evento meteorologico
Per il Comune di Collepasso non vi sono eventi meteorologici che possono essere rappresentati in cartografia in quanto gli eventi metereologici con molta probabilità sono legati al rischio idraulico appena descritto al paragrafo precedente. Tuttavia nel presente piano troveremo apposito modello di intervento.


Scenari di rischio meteorologico – rischio Neve
Anche per il Rischio Neve che comunque rappresenta uno dei fenomeni metereologici che in Provincia di Lecce si presentano con periodicità da
quinquennale a decennale, non vi sono particolare indicazioni data la conformazione pianeggiante del territorio di Collepasso. Non vi sono quindi eventi cartografibili né storici né di previsione. Si consiglia tuttavia di fornire alla popolazione le indicazioni di massima inserite nell’opuscolo informativo.