Rischio da incendi boschivi e di interfaccia
Rischio Incendi Boschivi
In materia di Protezione Civile, in riferimento al rischio incendi si distinguono gli incendi boschivi dagli incendi di interfaccia. Come definito all’Art.2 della Lg. 353 del
2000, per incendio boschivo “si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture
antropizzate poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree”, mentre, secondo quando definito dal “Manuale
Operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di protezione civile”, gli incendi di interfaccia sono quelli riguardanti aree o fasce con una stretta
interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali, tali da poter venire rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da
vegetazione combustibile. Per la seconda fattispecie di incendi gli scenari possonoessere di due tipi: possono innescarsi nelle aree vegetate e propagarsi fino ad
interessare gli insediamenti civili, o essere innescati dalle attività svolte negli insediamenti (o in loro prossimità) e propagarsi alle aree vegetate. Pertanto, gli
incendi di interfaccia, soprattutto per la parte di prevenzione, possono essereaffrontati come incendi civili oppure forestali.
Gli elementi fondamentali per definire l’evento atteso in materia di incendi e ai fini di Protezione Civile sono: il territorio boschivo, il clima, l’apporto di calore in quantità
tale da consentire lo scatenarsi dell’evento. Il rischio da incendio boschivo o di interfaccia nella regione Puglia è rilevante perché
le formazioni boschive, che sono poche ma spesso costituite da macchia mediterranea alta, sono intensamente frequentate nel periodo estivo da gitanti,
bagnanti, campeggiatori. Lungo le coste invece abbiamo formazioni boschive costituite da specie resinose ad alta infiammabilità che in caso di incendio possono
rappresentare una facile preda per le fiamme. Il problema della loro salvaguardia si pone quindi come una priorità, e va considerato di particolare rilievo anche il pericolo
potenziale per la pubblica incolumità e sicurezza, considerando che in molte di esse l’edificazione ha determinato innumerevoli condizioni di interfaccia.
Per il Comune di Collepasso, il Rischio di incendio boschivo è in modo particolare legato alla perdita di biodiversità del “Bosco di Collepasso”, un’area recintata usata
più che altro a parco avventura su cui sono presenti dei Lecci secolari. Essendo usato anche come campo avventura da ragazzi e bambini il rischio è legato
all’innesco di incendio o doloso o accidentale.
Punti di approvvigionamento idrico del Comune di Collepasso
I punti di approvvigionamento sono due ma al momento il solo idratante disponibile si trova in Piazza Dante. (coordinate 40°04’22’’ -18°09’45’’) sia che gli incendi siano di
natura boschiva che di interfaccia,
Area Critica 1: Bosco di Collepasso – zona a Parco Naturale Regionale – connotazione vegetale di Lecci – al suo interno l’area è utilizzata a parco e a Parco
Avventura. Spesso usata per attività ludiche da parte di associazioni non ha al suo interno una rete idrica. In previsione di un adeguamento strutturale della recinzione e
della pavimentazione sarebbe utile predisporre una rete di idranti interni e perimetrali.
Il rischio di incendio di interfaccia è legato alla presenza di abitazioni nelle sue immediate vicinanze; circa 50 abitazioni
Are Critica 2: a Sud-est del centro abitato di Montesardo, bosco tutelato per legge – bosco misto e macchia mediterranea – non si rilevano rischi per abitati se non per un’unica abitazione circoscritta dal bosco.
Area Critica 3: a sud ovest del centro abitato di Collepasso. Si tratta di pochissimi alberi ad alto fusto che potrebbero causare problemi di rischio di interfaccia alle poche abitazioni nelle immediate vicinanze.
Aree Critiche a rischio boschivo nel comune di Collepasso
Dal momento che negli ultimi 15 anni sul comune di Collepasso non si sono verificati incendi, anche consultando le mappe fornite in WebGIS dalla Protezione Civile
Regionale, il rischio di Incendio Boschivo per il Comune di Collepasso risulta essere relativamente basso, ovvero di tipo giallo2 anche in ragione della poca presenza di
aree boscate.
Scenari di evento e rischio da incendi boschivi
Area Critica 1: Località Bosco – Il bosco di Collepasso è protetto con vincolo PPTR – si connota per Macchia mediterranea e bosco misco – al suo esterno al di là della
recinzione che lo protegge, l’area urbana è densamente urbanizzata. Il rischio è legato all’uso stesso del Bosco in quanto viene usato a parco urbano e potrebbero
innescarsi eventi dolosi e data la presenza fitta di abitazioni al suo esterno potrebbe
essere una criticità.
Fortunatamente l’area boschiva è facilmente raggiungibile con i mezzi in quanto le trade carrabili permettono di accedervi facilmente in quanto le strade interne sono
asfaltate e permettono l’ingresso dei mezzi. Tuttavia non ci sono idranti.
Non vi sono punti di approvvigionamento idrici nelle vicinanze, né al suo interno né al suo esterno.
Non sono presenti viali tagliafuoco. Le cartografie dettagliate degli scenari di rischio ed evento con la relativa zona critica
in formato A3 corrispondono alle TAVV. 7 e 10 allegate al piano.
Estratto da Tav. 7 - Carta dello scenario di rischio boschivo -
Area Critica 1 (In azzurro servizi turistici, in rosso la presenza di abitazioni.)
Area Critica 2: a Sud-ovest del centro abitato di Collepasso, è un’area boschiva privata.
Estratto da Tav. 7 - Carta dello scenario di rischio boschivo -
Area Critica 2 (In azzurro servizi turistici, in rosso la presenza di abitazioni.)
Non sono presenti viali tagliafuoco data anche la sua ridotta dimensione.
Le cartografie dettagliate degli scenari di rischio ed evento con la relativa zona critica
corrispondono alle TAVV. 7 e 10 allegate al piano.
Rischio Incendi di interfaccia
Scenari di evento e rischio da incendi di interfaccia urbano-rurale
Modalità di analisi del rischio
Per la valutazione e classificazione del rischio di incendio di interfaccia sul territorio comunale sono state utilizzate le linee guida proposte nel “Manuale operativo per la
predisposizione di un piano comunale o intercomunale di Protezione Civile” elaborato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
Per aree di interfaccia si intendono quelle “zone, aree o fasce nelle quali l’interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta” , dove il
sistema urbano può venire rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile e quindi denominato incendio di
interfaccia, e viceversa.
L’analisi del rischio è stata rivolta esclusivamente agli incendi di interfaccia con l’obiettivo di pianificare scenari di rischio ed individuare i modelli di intervento mirati
alla salvaguardia della popolazione, dei beni e delle infrastrutture esposte.
L’analisi è stata eseguita in quattro fasi successive:
- Perimetrazione delle fasce ed aree di interfaccia, con buffer di 50 m attorno agli edifici e alle strutture artificiali;
- Valutazione della pericolosità di tali aree tramite i criteri di seguito presentati ebcontenuti nel manuale;
- Analisi della vulnerabilità degli esposti nelle diverse fasce;
- Valutazione del rischio complessivo, dato dall’unione dei gradi di pericolosità e vulnerabilità ed espresso secondo quattro classi di rischio crescenti: R1, R2,
R3 e R4.
PERIMETRAZIONE DELLE FASCE ED AREE DI INTERFACCIA
Come base cartografica si è utilizzata l’ortofoto di Google Satellite del 2021, su cui sono state digitalizzate tutte le strutture artificiali presenti, tenendo unito tutto
l’agglomerato urbano di Collepasso poiché l’interdistanza tra le singole abitazioni o entità artificiali quasi sempre non supera i 50 metri. Questa fascia di 50 metri è
denominata area di interfaccia e all’interno di essa si sono effettuate le valutazioni del rischio incendi.
Una porzione di territorio esterna alle aree antropizzate e di larghezza pari a 200 metri è stata poi tracciata per valutare la pericolosità che insiste sulle aree di
interfaccia. Il Comune di Collepasso non avendo grandi formazioni boschive e essendo queste sempre vicine o contenute in aree di interfaccia, per tutta la fascia
perimetrale riporta una classe di pericolosità bassa, tenendo conto anche dei criteri che seguono e che sono stati usati per la valutazione della pericolosità delle aree di
interfaccia.
VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ DI INCENDIO DI INTERFACCIA
Per valutare la pericolosità si è usato come riferimento la Carta dell’Uso del Suolo per i diversi tipi di vegetazione presenti, il DTM per le pendenze e si è digitalizzata
tutta l’area antropizzata e tutte le strutture artificiali riconosciute a video. Dopodiché si è proceduto a compilare per ogni area di interfaccia la voce della pericolosità in base ai criteri qui riportati:
Criteri di stima della pericolosità di incendio di interfaccia
I valori associati ad ogni fattore sono stati quindi sommati per ottenere un valore complessivo di pericolosità. Il territorio relativo alla fascia perimetrale è risultato
quindi omogeneo per valore di pericolosità. L’integrazione ed elaborazione di tutti i dati è stata possibile grazie all’utilizzo di tecnologia GIS (Sistemi informativi geografici).
La classe di pericolosità è stata assegnata secondo queste classi di valori:
Classi di pericolosità per gli incendi di interfaccia
ANALISI DELLA VULNERABILITÀ AGLI INCENDI DI INTERFACCIA
Per poter definire il rischio di interfaccia è stata valutata la vulnerabilità degli esposti presenti nell’area di interfaccia.
Per il calcolo della vulnerabilità è stato utilizzato il metodo speditivo indicato nel “Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di
Protezione Civile” implementato secondo le indicazioni fornite dalla Prefettura di Lecce con la comunicazione del 28 gennaio 2008.
Di seguito vengono indicati gli steps eseguiti:
- Al perimetro esterno dell’area di interfaccia è stata associata la classe di pericolosità in base alla somma dei punteggi dei vari criteri. Il perimetro esterno è risultato quindi suddiviso in tratti omogenei per classe di pericolosità;
- In base al tipo di esposti presenti nell’area di interfaccia omogenea per pericolosità, è stata inserita l’informazione relativa alla sensibilità di ognuno, come indicato nel manuale e, quindi, si è ottenuta la vulnerabilità secondo lo schema che segue.
Classi di sensibilità e corrispondente vulnerabilità dei beni esposti
Grado di sensibilità dei diversi beni quando esposti al rischio di incendio di interfaccia
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO DI INTERFACCIA
La valutazione finale del rischio è stata effettuata incrociando la classe di pericolosità in prossimità del perimetro esterno dell’area di interfaccia con la classe di vulnerabilità di ciascun tratto secondo la seguente tabella:
Tabella 4 Matrice per il rischio complessivo di incendio di interfaccia e classi di rischio con il relativo colore
Scenario di rischio e evento da incendio di interfaccia
Secondo il manuale per la redazione dei Piani di Protezione Civile, nello scenario di evento da incendio di interfaccia bisogna perimetrare delle aree critiche in cui
strutture artificiali e vegetazione si trovano a contatto. Queste aree, o fasce, sono state ottenute tracciando un buffer al perimetro interno delle strutture di 25 metri,
distanza scelta per la relativa semplicità del paesaggio di Collepasso e dell’assenza di particolari strutture o aziende che costituiscano un pericolo elevato per l’incendio di
interfaccia. Gli scenari di evento e lo scenario di rischio sono visualizzabili nella Tavole 7 allegate al Piano.
Per lo scenario di evento di incendio di interfaccia è stato necessario delimitare delle zone, definite “aree critiche di interfaccia”, in cui il rischio incendio è più alto. Queste
aree sono state tracciate a delimitare zone contigue di rischio R4 risultanti dall’analisi del rischio effettuata con la metodologia riportata al paragrafo precedente. Per praticità si è cercato di dare alle aree critiche delle forme regolari; di seguito se ne riportano delle foto aeree.