Rischio Idrogeologico ed Idraulico

Il rischio idraulico corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici (possibili eventi alluvionali) lungo i corsi d’acqua. Per cause naturali, negli ultimi anni si è assistito, sempre più frequentemente, a fenomeni temporaleschi molto violenti, alle volte veri nubifragi, che hanno arrecato danni ad abitazioni, attività produttive, cose, animali e persone. In genere questi eventi sono sempre preannunciati con sufficiente anticipo dagli organi competenti, anche se spesso è difficile prevederne l’esatta intensità e il luogo in cui si possono manifestare. Una volta a conoscenza della possibilità di manifestazioni temporalesche, a titolo preventivo, sono allertate le squadre preposte al soccorso e i mezzi interessati all’intervento. Questi sono ubicati in prossimità delle zone cittadine statisticamente più vulnerabili a questo tipo di calamità, quali sottopassi, ecc.., in modo da poter essere immediatamente operative in caso d’emergenza. Le condizioni meteoclimatiche avverse potrebbero determinare allagamenti lungo la viabilità urbana, eventuale rigurgito dai tombini del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, con:

  • danni, generalmente non strutturali, a singoli edifici o centri abitati per esondazione di cantinati o di parti più depresse del centro abitato;
  • interruzione di attività private e pubbliche;
  • interruzione della viabilità in zone depresse.

Scenari di evento da alluvione

Per gli scenari di evento e rischio si è messo in pratica lo sforzo di riconoscere quei luoghi strategici per la previsione ed il monitoraggio dei fenomeni: punti in cui l’operatore addetto al Presidio Territoriale può svolgere visivamente attività di sopralluogo e/o di osservazione durante gli stati di allerta. I punti, detti di
osservazione, sono stati posti in aree di sicurezza in vicinanza dei punti critici individuati per il comune di Collepasso Gran parte della Regione Puglia e quindi anche del Salento, in cui il Comune di Collepasso ricade anche in termini di Zona di Allerta della Protezione Civile – chiamata, appunto, Puglia “D” Salento –, è interessata da aree soggette a dissesto
idraulico e idrogeologico, fenomeni legati all’attività delle acque meteoriche, che si manifestano più abbondanti in tempi sempre più brevi, alla conformazione del paesaggio e alla presenza sul territorio di elementi vulnerabili.
L’autorità di bacino di competenza di tutti i comuni della Provincia di Lecce e Brindisi è: Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, di cui il comune di Collepasso (LE) è parte, ha perimetrato, nell’ambito del Piano di Gestione del Rischio di Alluvione - II Ciclo (2016-2021), le aree soggette a:

  • Alta Probabilità (AP), Media Probabilità (MP) e Bassa Probabilità (BP) di
    allagamento in funzione dei tempi di ritorno 30, 200 e 500 anni;
  • Rischio moderato R1, medio R2, elevato R3, molto elevato R4 in funzione dei
    danni che sono stati causati e che potrebbero essere causati da fenomeni di allagamento.

Nel Comune di Collepasso è stata individuata dal PAI e dall’Autorità di bacino Distrettuale, quattro aree ad alta o media pericolosità di inondazione una al confine nord- nord ovest del Comune, l’altra in corrispondenza del Bosco di Collepasso, l’altra a sud dell’abitato e l’ultima ad est.
Gli areali sopra descritti sono stati tutti descritti come Macroaree di Rischio. Le zone PAI, denominata nel Piano di Protezione Civile “macroarea di rischio idraulico” hanno i seguenti codici.

Non ci sono all’interno del comune di Collepasso altre segnalazioni locali di aree allagabili. Con il perimetro giallo nella figura n. 2 si è identificata l’area di Macrorischio
geomorfologico.
In corrispondenza delle aree a pericolosità e rischio idraulico le aree sono pianeggianti e le quote si aggirano tra i 105 e i 118 m s.l.m.
Da un punto di vista geologico il terreno interessato da alta pericolosità di inondazione, e allo stesso modo gran parte del centro abitato di Collepasso poggia
su formazioni pleistoceniche, a prevalente composizione calcarenitica e argillosa, a contatto, ad ovest, con i “Calcari di Altamura”.
Come si evince da uno studio realizzato per conto della Provincia di Lecce sulla ulnerabilità degli acquiferi, il valore di permeabilità nelle aree a pericolosità e rischio
idraulico nel Comune di Collepasso, data la conformazione litologica dei terreni, è da bassa a media, per cui favorevole al ristagno e alla formazione di canali e ristagni
d’acqua. Per quanto riguarda l’idrografia superficiale nel Comune di Collepasso non sono presenti canali localizzati e permanenti sull’area comunale. Tuttavia l’immagine sotto rileva la presenza di canalizzazioni che fungono da drenaggio negli eventi meteo occasionali e di intensità elevata

Da un punto di vista carsico bisogna menzionare la pericolosità geomorfologica nei pressi del Bosco di Collepasso in cui è presenta una voragine.

La zona PAI, denominata nel Piano di Protezione Civile “macroarea di rischio geomorfologico” ha codice 075021_MA_006 ed è cartografata nelle Tavole 5, 6 e 9.
Data la sua conformazione paesaggistica e composizionale dal punto di vista geologico e geomorfologico, il territorio del comune di Collepasso non è soggetto a
frane tranne nella macroarea Ma_006 di cui sopra per il verificarsi di una pozza di crollo in corrispondenza della voragine stessa.
Come è noto ed è testimoniato dai dati storici, gli eventi alluvionali dipendono da vari fattori tra cui in particolar modo quelli meteoclimatici. Al fine di poter stimare le quantità critiche di pioggia che potessero innescare suddetti eventi, è stata effettuata un’analisi probabilistica. Per la determinazione di eventi di massima pioggia con
definiti tempi di ritorno, sono stati considerati i dati della Curva di Probabilità pluviometrica calcolata in seguito all’elaborazione statistica di dati relativi alle piogge
massime annuali di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore, tra il 1936 ed il 1996, registrate presso la stazione pluviometrica di Galatina, data la mancanza di dati storici sulla stazione di Collepasso, e pubblicati sugli annali idrologici del Servizio Idrografico Nazionale. Sono stati ottenuti i valori della Tabella 2 per la determinazione di eventi
di massima pioggia con definiti tempi di ritorno, secondo il metodo di Gumbel.

Tabella 2 Stima degli eventi massimi di pioggia con diversi tempi di ritorno

Tempo di ritorno 6 ORE 12 ORE 24 ORE
10 ANNI H MAX= 79,14 mm 89,54 mm 97,95 mm
30 ANNI H MAX= 98,96 mm 111,68 mm 120,39 mm
50 ANNI H MAX= 108,01 mm 121,78 mm 130,63 mm
100 ANNI H MAX= 120,22 mm 135,41 mm 144,44 mm
200 ANNI H MAX= 132,38 mm 148,99 mm 158,21 mm

Scenari di rischio da alluvione

Nel Comune di Collepasso sono state individuate dal PAI delle aree a bassa e media pericolosità di inondazione e delle aree ad alta pericolosità di inondazione.
L’immagine sotto ne illustra la localizzazione territoriale e dà una prima nomenclatura a tutte le Aree Critiche riconosciute. Le stesse aree critiche sono state descritte ed inserite su Sinapsi. Si farà riferimento a queste per segnalare gli eventi futuri. Vedasi lo scenario alluvionale nella Tav. 6 e per il modello di intervento si vada la
Tav. 9.

Modello di intervento del rischio idraulico

Tabella 3 Strutture a rischio nella macroarea di rischio individuata dal PAI

Cod. AC STRUTTURE ESPOSTE STIMA PERSONE PRESENTI MODALITA’ DI EVACUAZIONE AREA DI ATTESA
AC_001 Abitazioni private Abitazioni N° circa 150 Mezzi propri e mezzi di protezione civile In base alla vicinanza indicate in tav. 9
AC_002 Abitazioni private Abitazioni N° circa 150 Mezzi propri e mezzi di protezione civile In base alla vicinanza indicate in tav. 9
AC_003 Abitazioni private Abitazioni N° circa 50 Mezzi propri e mezzi di protezione civile In base alla vicinanza indicate in tav. 9
AC_004 Mezzi propri e mezzi di protezione civile In base alla vicinanza indicate in tav. 9
AC_005 Mezzi propri e mezzi di protezione civile In base alla vicinanza indicate in tav. 9